venerdì 1 febbraio 2013

OGGI PARLIAMO DI PLATANI


Nome scientifico: Platanus orientalis L.
Nome comune: Platano orientale
Famiglia: Platanaceae
Origine: specie spontanea

Il Platano orientale è un albero che può  raggiungere i 40 metri di altezza, ha un tronco grosso e chiaro ed una chioma fitta ed ombrosa. Questo albero è comune in un area che va dalla regione mediterranea sino ad est dell’Himalaya,e cresce spontaneamente anche lungo i corsi d’acqua della  Sicilia, Calabria e del Cilento. A differenza del Platano orientale che mal sopporta le rigide temperature invernali, nell’Europa del Nord ritroviamo il Platanus occidentalis L., importato dagli Stati Uniti. Queste due specie di Platani hanno prodotto un ibrido fertile, Platanus hybrida Brot, che può crescere in zone fredde ed è molto più resistente e vigoroso dei progenitori. Questo ibrido viene spesso usato come albero ornamentale lungo le strade perché resiste molto bene all’inquinamento.
foglia e frutti Platano orientale

 Il Platano orientale si riconosce dal Platano ibrido perché presenta foglie molto grandi, semplici (margini non seghettati), palmate a 5-7 lobi molto appuntiti e profondamente incise. 

foglia Platano ibrido

Presentano un colore verde chiaro in primavera, mentre in autunno prendono un colore giallo chiaro. I frutti, detti acheni, sono riuniti insieme e dotati di lunghi peli e lungo peduncolo (il rametto che li unisce al ramo principale).

A Villa Borghese, nella Valle dei Platani, sono presenti 10 esemplari di Platanus orientalis maestosi e secolari. Questi alberi furono piantati durante l’originaria progettazione del parco, nel XVII secolo, ad opera del Cardinal Scipione Caffarelli Borghese, nipote del Papa Paolo V Borghese e sono gli alberi più antichi di tutta Roma. Probabilmente in passato questi platani monumentali, che possono raggiungere anche i 1000 anni di età, più numerosi e forse erano protagonisti di un “Bosco sacro” creato appositamente dal Cardinale.

La Valle dei Platani a Villa Borghese è uno spettacolo unico nel suo genere e dovrebbe essere tutelato e rispettato da tutti noi, non solo perché sono alberi monumentali di 400 anni e rappresentano un bene storico, ma anche perché sono i testimoni vivente di un passato glorioso e di un tempo lontano. Questi giganti, che godono di buona salute, creano ancora oggi meraviglia negli occhi dei tanti visitatori, stranieri e non, che ogni giorno visitano la Villa storica. 

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