Le aree verdi presentì nelle
città sono particolarmente importanti perché offrono molteplici benefici e
servizi di carattere bio-fisico e socio-economico.
Tra i più importanti servizi
forniti dagli spazi verdi in città possiamo menzionare la diminuzione del
calore estivo, la rimozione dell’inquinamento atmosferico, la riduzione
dell’inquinamento acustico, l’aumento del benessere fisico e mentale, il
mantenimento degli habitat naturali.
Villa Borghese è un area di verde
pubblico di circa 80 ettari, posta al centro della città di Roma. La
sistemazione della Villa iniziò nel XVII secolo ad opera di Papa Paolo V
Borghese.
Oggi Villa Borghese presenta al
suo interno una notevole quantità di specie vegetali, sia coltivate che
spontanee. La vegetazione è costituita prevalentemente da alberi, da esemplari
particolarmente vetusti (antichi), come i platani orientali (Platanus orientalis) presenti nella
Valle dei Platani.
Gli arbusti sono pressoché assenti e limitati solo alle
siepi, mentre lo strato erbaceo, oltre ad essere poco esteso, a causa della
presenza di grandi estensioni di asfalto, è sottoposto a fortissimo calpestio,
poiché utilizzato a fini ricreativi e sportivi, che limitano la crescita
dell’erba. Le specie arboree
predominanti sono le querce (Quercus ilex)
e la Robinia (Robinia pseudoacacia).
Villa Borghese è un’area verde di
predisposizione non recente ed è quindi importante che la gestione ne preservi
l’impianto originario, per questo dovrebbe essere monitorata minuziosamente per
tentare di eliminare le specie infestanti o esotiche che possono compromettere
le crescita di specie vegetali autoctone e storiche, oltre che limitare il
degrado portato dalle persone.
La crescita e lo sviluppo ottimale di essenze
autoctone e storiche dovrebbero essere privilegiate rispetto alla presenza di
piante esotiche che non rispetta né la
storicità della Villa né l’estetica dei suoi giardini nati per un’idea di
paesaggio e di “bello” che dovremmo tentare in ogni modo di preservare senza
esitazioni.
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