venerdì 21 dicembre 2012

Il Prato dei romani a Villa Borghese

Caro Sindaco,
ho letto con interesse la pubblicazione "4 ANNI PER ROMA" e i suoi interessanti capitoli. A pagina 169 nel capitolo Ambiente e Decoro è stata messo una splendida immagina di Villa Borghese vista dal cielo, nella quale si nota il tappeto d'erba che ricopriva il parterre di Piazza di Siena.

 Sono ormai 7 anni che questa bella immagine è deformata dalla presenza "temporaneamente stabile" delle sabbie utilizzate per il Concorso Ippico Internazionale e mai più rimosse.
Non a caso lei ha scelto questa immagine e non quella che presenta la distesa bianca delle sabbie, quella sabbia va rimossa nonostante le ferree, pretestuose e vigorose resistenze della FISE (Federazione Italiana Sport Equestre).
Faccia in modo, caro Sindaco, che il "Prato dei Romani" ritorni ad essere quello che era 7 anni fa.
Questo sarebbe un'ottima idea per un regalo di Natale ai romani.

Il Vice Presidente
Vanna Mannucci

Villa Borghese vi augura Buone Feste

Cari Lettori e care lettrici,
vi ringraziamo per averci sostenuto, commentato e condiviso. Il blog di Villa Borghese va in vacanza con voi, ma non vi lascerà soli su facebook e su twitter. In queste vacanze vi riproporremo tutti i post più seguiti.
Vi aspettiamo dopo le feste per riprendere il nostro "tour" nella riqualificazione di Villa Borghese, attraverso gli interventi, la storia e le curiosità.
Domani pubblicheremo un'intervista che vi terrà compagnia per il periodo natalizio.
Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti grazie al vostro sostegno.
Vi salutiamo con questo video amatoriale che non vi farà sentire la mancanza di Villa Borghese.
Buone Vacanze


giovedì 20 dicembre 2012

I Cipressi di Villa Borghese


Nome specie: Cupressus sempervirens, L.
Famiglia: Cupressacee

Il Cipresso è una pianta originaria dei paesi mediterranei orientali, sembra siano stati i Fenici ad importarla in Italia. 
Predilige climi asciutti e caldi ma, ormai da lungo tempo è ampiamente diffusa sino a 1000 metri di quota. Il cipresso non forma boschi ma convive con specie quali cedri, pini, abeti e querce.


Il cipresso è un albero molto grande e longevo, può arrivare infatti a 20-30 metri di altezza e raggiungere i 2000 anni di età. Il tronco è diritto e colonnare di colore grigio-bruno; i rami eretti ed appressati al tronco conferiscono alla chioma la tipica forma a fiamma di candela. Le foglie sono persistenti, piccole, di colore verde scuro ed appressate al rametto.

Il cipresso ha un legno duro e compatto, dotato di un aroma intenso e durevole utile per tenere lontano le tarme. Viene utilizzato infatti per mobili ed ebanisteria. Dai rametti invece, si estrae un olio con proprietà balsamiche (oleum cupressi). Questo albero è sempre stato importante per le civiltà passate tanto che i medici greci prescrivevano ai malati di polmoni un soggiorno a Creta, sotto le chiome dei cipressi, ma ha avuto (e ha tutt’ora) una notevole importanza rituale per il culto dei morti.
Questo albero nell’antica Grecia era definito “l’albero di Ade” dio degli inferi. Il cupo fogliame infatti esprime malinconia e dolore ed i sacerdoti di Ade erano soliti cingersi il capo con corone fatte da rami e foglie del cipresso.
L’origine mitologica del cipresso è narrata nella leggenda greca di Ciparisso. Si narra che il Dio Apollo si invaghì del giovane Ciparisso che aveva per compagno un cervo. Un giorno mentre Ciparisso si esercitava all’arco ferì mortalmente il cervo. Disperato e implorando la morte, Apollo decise di trasformarlo in un albero, il cipresso, che da allora diventò simbolo del lutto e accesso all’eternità.


mercoledì 19 dicembre 2012

I SOLITI IDIOTI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA BORGHESE

Oggi con noi abbiamo...I SOLITI IDIOTI!
Ringraziamo di cuore Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio per la gentilezza e per la disponibilità dimostrata.
Li abbiamo incontrati a Villa Borghese, durante il loro incontro con la stampa per la presentazione del loro nuovo film "I 2 SOLITI IDIOTI" nelle sale dal 20 dicembre.


martedì 18 dicembre 2012

Le Querce di Villa Borghese


A Villa Borghese sono presenti diverse specie di querce, tra le quali Quercus ilex   , Quercus robur e Quercue cerris

Per i Greci la quercia era sacra a Zeus, padre degli dei. Non a caso, nell’Odissea, Ulisse consulta ben due volte il “fogliame divino della grande quercia di Zeus”.
Anche per i Celti, la quercia rappresenta un forte valore simbolico nella loro sfera sacra. Nella sua Naturalis Historia, Plinio afferma che i sacerdoti druidi “scelgono i boschi di querce e non celebrano alcun sacrificio senza la presenza di quell’albero”.

Questo maestoso albero rappresenta da sempre il simbolo della forza e della potenza, soprattutto nelle culture indoeuropee.




Nome specie: Quercus ilex
Nome comune: leccio
Famiglia: Fagaceae

Specie tipicamente europea e mediterranea, vive spesso in associazione col corbezzolo (Arbutus unendo), l’erica, il lentisco (Pistacia lentiscus) ed il mirto (Myrtus communis) e predilige terreni acidi.
Il leccio è un albero di terza grandezza, alto fino a 20 metri. La corona sempreverde è ampia, ovale e densa.
Le foglie sono persistenti, alterne e portate su un breve picciolo. Il lembo può essere intero o dentato-spinoso, di forma ovale o lanceolata.
I frutti sono ghiande di circa 2,5 cm di lunghezza racchiusa per quasi due terzi in una cupola squamosa.


Per la robustezza e la resistenza ad inquinamento e potature, nonché per l’aspetto imponente, il leccio ha una grande diffusione come pianta ornamentale per viale e giardini. Possiede una notevole longevità , infatti alcuni esemplari possono raggiungere i 1000 anni di età.
Per i piccoli ora grandi...ricordiamo che Cip e Ciop sono golosi di...GHIANDE per non parlare del simpaticissimo SCRAT dell'Era Glaciale, alla perenne conquista della sua ghianda





lunedì 17 dicembre 2012

BENEDETTA BORGHESE:BENE LA RIQUALIFICAZIONE MA ANCORA MOLTO DA FARE

Cari lettori ritorniamo questa mattina dopo il black out del fine settimana, dovuto ad un problema del server del nostro blog. Ci scusiamo per questo disservizio.  
Oggi vi proponiamo l'intervista realizzata con la Principessa Benedetta Borghese che ci dice cosa pensa della riqualificazione di Villa Borghese. Un giudizio positivo ma......molto ancora c'è da fare.


giovedì 13 dicembre 2012

PIAZZA DI SIENA: DISASTROSO L'INCONTRO CON LA FISE

Come anticipatovi, ieri si è svolto l'incontro tra la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), l'Assessorato all'Ambiente di Roma Capitale, Italia Nostra Roma e altre associazione ambientaliste, per discutere del futuro di Piazza di Siena.
Per chi ha memoria corta, per chi non lo sapesse, facciamo un breve riassunto delle "puntate precedenti":

Per settantadue anni  il Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena, ha rappresento una manifestazione ben organizzata e ordinata. Nei successivi sette anni fino ad oggi, la manifestazione è mutata radicalmente perdendo l'eleganza di un tempo e trasformandosi in una sorta di "baraccone da fiera". Per fare cassa si è arrivati a una esposizione massiccia di gazebi per rivendita di panini, bibite e merchandising, senza contare che per istallare le tribune, la ditta appaltante i lavori ha creato danni irreversibili alle radici delle siepi, inserendo tubi innocenti nel bel mezzo delle siepi di bosso
Ma la FISE dov'era
Perchè la FISE ha omesso qualsiasi controllo nella realizzazione degli impianti sia logistici che commerciali
E perchè la FISE non ha rimborsato i danni causati al verde di Piazza di Siena all'Assessorato all'Ambiente?
Come già anticipato, le molteplici precedenti edizioni del Concorso Ippico Internazionale ripristinavano il partérre con il "prato campagna" dopo ogni manifestazione; adesso, nell'arco degli ultimi sette anni e con una manifestazione ippica annuale della durata di una sola settimana, il partérre rimane perennemente ricoperto di sabbia! Misteri della FISE....
Perchè cara FISE non ripristini, ogni anno a fine manifestazione, il partérre a "prato campagna" per ridarlo ai cittadini come "Prato dei Romani"? Pensaci FISE...

Queste domande sono state poste ieri alla FISE, la cui risposta è stata.....un disastro!!!
 Ma, poichè, Italia Nostra Roma, per vocazione, ha forza di volontà e fede nella giusta causa non può far altro che sperare di trovare una soluzione coerente e rigorosa perchè  i giochi equestri del Concorso Ippico si svolgano e garantiscano però la salvaguardata di Villa Borghese fino all'ultimo filo d'erba.

mercoledì 12 dicembre 2012

Incontro di domani.....

Italia Nostra Roma e altre associazioni oggi avranno una riunione al Dipartimento X dell'Assessorato all'Ambiente per capire se la Federazione.........non devasterà per il Concorso......gli spazi appena restaurati di Piazza di Siena. Tutto deve cambiare radicalmente, per salvaguardare la Villa e i danari, spesi giustamente ma pur sempre spesi dai cittadini romani. 
Vi daremo conto delle conclusioni....

Che si dice di Villa Borghese...i nostri lettori e giornalisti

Oggi abbiamo lanciato un piccolo sondaggio su Facebook per capire cosa i cittadini vorrebbero a Villa Borghese.
Tra i tanti commenti ne riportiamo 4:

"a Villa Borghese vorrei cura filologica, pulizia, sicurezza e manutenzione"

"a Villa Borghese vorrei più lampione e ronda notturna così si può correre nel tardo pomeriggio anche con l'ora solare"

"Alberi...tanti Alberi...ossigeno...una zona per lo sport...con attrezzature...panche, aste e scale...una zona per i cani....una zona coperta in caso di pioggia"

"Alberi, prati, attrezzature sportive. un posticino i pelosetti.Una zona coperta in caso di pioggia."


Proprio oggi su La Repubblica Margherita D'Amico nella sua rubrica Al Lupo Al Lupo, è uscito un articolo dal titolo "I pericolosi risciò di Villa Borghese" nel quale la giornalista, frequentatrice di Villa Borghese, nota i lavori di riqualificazione all'interno della Villa giudicandoli positivamente.
La giornalista, concordando con la nostra ospite di domani... sottolinea:

" a maggior ragione dispiace di non veder ridurre le concessione che gravano sulla Villa: almeno 30 già appurate e una lunga lista in via di accertamento. Solo i voluminosi risciò rendono viali e distese erbose affollati, nel fine settimana pericolosi".


Nell'articolo si riportano anche le dichiarazione del Capo del Dipartimento Ambiente, Tommaso Profeta, che afferma:

" che l'Assessorato sta procedendo al censimento di queste autorizzazioni, bar e chioschi inclusi, quasi tutte rilasciate dai municipi contro il nostro parere".

Vi segnaliamo di leggere tutto l'articolo!


martedì 11 dicembre 2012

Riqualificazione Villa Borghese: CON QUALI SOLDI???

Oggi abbiamo incontrato il dottore Fabio Tancredi - Direttore Direzione Generale Gestione Territoriale e Ambientale di Roma Capitale - che ci ha spiegato con quali fondi si sta attuando la riqualificazione di Villa Borghese.



Nell'intervista si è parlato di una cifra consistente, soldi spesi dai cittadini in una situazione economicamente tutt'altro che florida. Questi quattrini che hanno prodotto un beneficio per la città non possono essere vanificati da interventi esterni che mettano a rischio il sacrificio dei cittadini.

lunedì 10 dicembre 2012

A spasso per Villa Borghese con....Freddo e Gelo!


Oggi,  con un gelo polare, vogliamo fare un giro virtuale, con voi, a Villa Borghese. Armati di cartina, programma di interventi, sciarpa, passamontagna e guanti cerchiamo di mostrarvi cosa è stato fatto finora.
Partiamo da Porta Pinciana, dopo un caldo caffè di ristoro vediamo il rifacimento del look della zona antistante la Casa del Cinema.


A fare da cornice all’ingresso principale, un’aiuola di circa 100 rose e un manto erboso nuovo di zecca; è stata ripristinata anche l’antica scala che da via Fiorello la Guardia permette l’accesso pedonale alla Casina delle Rose. Notiamo che nella stessa area è stata rifatta la strada e resa pedonale.



Continuiamo la nostra passeggiata mattutina fino a viale dei Pupazzi,  dove,  oltre agli abbattimenti delle due querce malate a rischio schianto e al rifacimento delle siepi, l’acqua piovana è stata ben incanalata nelle nuove cunette e possiamo sottolineare che non c’era giornata più adatta di oggi per verificarlo!
Continuando lungo viale dei Pupazzi arriviamo alla Fontana dei Cavalli Marini e notiamo che l’intera area è stata ripulita e riportata alla decenza e, meraviglia delle meraviglie, il degrado è stato eliminato anche al Galoppatoio.
Siamo abbastanza soddisfatti della nostra passeggiata, ma prima di tornare a casa vogliamo passare a Piazza di Siena per verificarne le condizioni.
E’, vero si sta ripristinando il verde storico, le aiuole, le siepi e sono stati piantati pini, i cipressi saranno piantati di qui a poco però, il sistema architettonico delle gradinate di Piazza di Siena verso viale dei Pupazzi versa in condizioni penose e pericolose per i cittadini che le frequentano(cadono vistosi pezzi di intonaco e le pareti sono nude). Abbiamo fotografato lo stato di abbandono dell’area e inviato il materiale alla Sovraintendenza e agli assessori competenti per ammorbidirne il cuore ma ahinoi…senza alcuna risposta! Aspettiamo fiduciosi….
Ecco  le foto…giudicate voi!






Più di 1000 grazie!

Grazie ai numerosi lettori, oggi siamo arrivati a più di 1000 visitatori!
Grazie per la fiducia e per il vostro interesse

venerdì 7 dicembre 2012

Dal Kazakhstan con Amore: L'Ambasciatore a Villa Borghese

In uno dei nostri sopraluoghi a Villa Borghese, abbiamo avuto il piacere di incontrare casualmente l'Ambasciatore del Kazakhstan. 
L'Ambasciatore, innamorato di Villa Borghese, ha accettato subito di rilasciarci un piccola intervista, cogliamo l'occasione per ringraziarlo sentitamente.
Eccolo a voi.

giovedì 6 dicembre 2012

Musica Maestro: I Pini di Roma


Il primo movimento della composizione “I Pini di Roma” di Ottorino Respighi descrive il gioco dei bambini nello scenario di Villa Borghese. L’orchestra riproduce ed evoca giochi di bambini gioiosi, girotondi e marce militaresche infantili. Lo scenario è rappresentato proprio dai pini della “signora” in questo brano la capacità descrittiva del compositore, le sensazioni riportate in musica per la sua visita nella città di Roma.
Vogliamo riportare il brano dedicato ai pini di Roma, che con Ottorino Respighi ha concluso le celebrazione di Villa Borghese attraverso le nove muse delle arti. Della decima musa, quella del cinema, parleremo più avanti.

I pini di Roma di Ottorino Respighi (1879-1936)
Musica I movimento 





mercoledì 5 dicembre 2012

La Villa delle delizie, tra feste e mondanità


Le ville romane sono state nei secoli dei veri e propri sogni ad occhi aperti, le magiche cornici delle ville dal 1600 sono state teatro di ritrovi mondani e preziose feste condite da eccessi e delizie.

L'obiettivo di questi sogni era la creazione di una "ville di delizie" che simboleggiasse e portasse nei secoli la memoria della magnificenza e la posizione sociale della famiglia.

L'ambiente romano conosce molto bene la mondanità e le feste lussuose. Ne sono esempi le feste di Piazza di Spagna nel 1600, oppure quelle che un noto cardinale romano organizzava nel Teatro TordinonaCome non ricordare che i suoi ospiti venivano deliziati da spettacoli dove dal soffitto, grazie all'uso di centinaia di aspensori, faceva piovere essenze profumate sugli invitati.
Le cornici delle feste erano impreziosite da apparati scenici progettati da famosi architetti tra cui anche Lorenzo Bernini.
Villa Borghese fu la punta di diamante di questo fenomeno di costume mondano. I lavori voluti da Marcantonio Borghese trasformarono la Villa nel luogo ideale per accogliere feste popolari, manifestazioni, palii ed ogni sorta di svago, come le gite in barca sul laghetto, ma anche spettacoli che lasciavano gli invitati a bocca aperta. 
Lo splendore mondano di Villa Borghese arriva al suo apice nell'ottocento quando fu teatro di spettacolari manifestazioni, quali l'ascensione aereostatica a Piazza di Siena, e di feste popolari, con canti e balli, immortalate da numerosi quadri e incisioni


Ma non dobbiamo pensare che l'ingresso alla villa fosse solo prerogativa aristocratica. L'apertura della villa e l'ospitalità della Famiglia Borghese era nota ai romani, infatti la villa era aperta al pubblico nel periodo delle feste. Accoglieva cittadini nelle tradizionali ottobrate romane, che venivano festeggiate anche con scampagnate fuori porta e le strade si riempivano di voci che intonavano tipici stornelli romani.
Si proseguiva con giochi, canti e balli e, naturalmente dal ricco repertorio di stornelli.

martedì 4 dicembre 2012

La Parola ai Borghese: La Principessa Benedetta Borghese

Ringraziamo Benedetta Borghese di aver accettato l'intervista fatta da Italia Nostra Roma.
Un ricordo emotivo e appassionato di chi la Villa la ha vissuta in prima persona anche attraverso i ricordi e gli aneddoti di famiglia.


lunedì 3 dicembre 2012

1903: la “Signora” diventa dei romani


La “SignoraVilla Borghese nella sua secolare storia è sempre stata teatro di numerose feste e incontri popolari, soprattutto dalla seconda metà del settecento le manifestazione popolari nel parco della Villa avevano reso celebri luoghi come il Giardino del Lago e Piazza di Siena.


La Famiglia Borghese si è sempre distinta per l’ospitalità accogliendo il popolo romano, in special modo durante il periodo della vendemmia  quando, durante “le ottobrate” le “mozzatore”, giovani donne addette alla raccolta dell’Uva, di ritorno dalla campagna, si dedicavano a danze e canti accompagnate da stuoli di giovani. Le feste proseguirono per tutto il settecento e ottocento.
Con l’Unità d’Italia si apre lo scontro tra la famiglia Borghese e lo Stato Italiano per il possesso della Villa.
È nel 1901 che la Villa viene acquistata per 3 milioni di lire, che secondo le tabelle Istat dovrebbero rappresentare 12 miliardi di euro del 2012, dallo Stato Italiano, il palazzo fu destinato a Museo e Galleria, e il giardino nel 1903 ceduto al Comune di Roma come parco pubblico. L’acquisizione da parte dello Stato ha garantito la conservazione del parco salvaguardandone l’unità e preservandola da lottizzazioni e conseguenti speculazioni edilizie. Il contributo alla Famiglia Borghese ha assicurato  che non venisse messa in vendita la “collezione Borghese” depredata da Napoleone.
La Villa è stata denominata Villa Umberto I già Villa Borghese, ma per i romani è stata e sempre sarà Villa Borghese.  
Concludiamo con il testo di una iscrizione del XVII:

 “Legge Ospitale”

“Io, custode della Villa Borghese questo pubblicamente
 dichiaro: chiunque tu sia, purchè da uomo libero non temere qui
 impacci di regolamenti, va pure dove vuoi, domanda quel che 
desideri; vai via quando vuoi. 
Queste delizie sono fatte più per estranei che per il padrone.
Nel secolo d’oro in cui la sicurezza dei tempi rese aura ogni 
cosa, il padrone proibisce di imporre leggi ferree all’ospite che
 qui si indugi. L’amico abbia qui in luogo della legge il buon 
volere; se invece alcuno con malvagio inganno, volente e 
cosciente, infrangerà le auree leggi della cortesia, badi bene che 
il custode adirato non gli stracci la tessera dell’amicizia”.


Sono in molti quelli ai quali oggi la tessera dovrebbe essere stracciata!!!!
Facciamo che siano sempre meno!!!!!!

venerdì 30 novembre 2012

Che cos'è davvero un giardino?



Cosa si intende per giardino? E quando comparvero i primi giardini?
Il termine francese jardin, da cui deriva la parola “giardino”, indica un terreno nel quale l'uomo, isolato dal resto del territorio, svolge una serie di attività a contatto con la natura quali ad esempio riposo, passeggiata, svago, gioco e/o coltivazione di piante.
All’idea di giardino, come collegamento verso l’esterno dell’edificio umano, è legato anche il carattere estetico, grazie soprattutto alla scelta delle specie vegetali e alla distribuzione delle colture, secondo un disegno iniziale architettonico o progettistico che segua l'idea del “bello”.



Per una corretta comprensione dei giardini non si possono trascurare alcuni importanti significati simbolici che ogni civiltà, occidentale e orientale, ha attribuito al giardino. Le piante infatti rappresentavano spesso delle Divinità, o virtù, aspirazioni e sentimenti umani. Ad esempio per i Greci ed i Romani la palma era segno di vittoria; il sicomoro era l’albero caro agli Egizi; l’alloro, albero sacro ad Apollo, ritenuto simbolo di sapienza e gloria; la quercia simbolo del vigore e della forza; inoltre la presenza nei giardini dell’acqua evoca il fluire ed il rinnovarsi della vita.
I giardini più antichi di cui abbiamo testimonianza sono quelli egizi. Fiori,  alberi e laghetti abbellivano edifici religiosi e case private; mentre i giardini più famosi della storia furono sicuramente quelli pensili di Babilonia. In questi giardini venivano coltivate molte piante, alcune apprezzate per la loro bellezza, altre invece utili per la medicina o la magia. Erano luoghi  ideali di perfezione, adatti alla meditazione e al riposo.
In Grecia, il giardino, come luogo di delizie collegato ai fabbricati, apparve molto più tardi rispetto a quelli egizi e babilonesi. Mentre i Romani abbellirono le ville patrizie con giardini (horti) con specie quali bosso, mirto, cipresso e leccio insieme agli alberi da frutta ed i fiori.
Nel Medioevo i giardini erano deli­mitati da un muro di cinta, che racchiudevano uno spazio dove la natura ritrova l'originaria bellezza della creazione.
Nel Rinascimento il giardino viene strutturato per trattenere la sua bellezza nel corso di tutte e quattro le stagioni, dato che i suoi elementi principali sono gli alberi sempreverdi, le siepi potate ad arte, e le opere in muratura. Da un punto di vista strettamente botanico le specie predominanti sono le specie sempreverdi con fogliame fitto e compatto come alloro e bosso più adatte a creare siepi e bordure con forma geometrica rigida, mentre l’elemento arboreo, che assume grande valore, è costituito in prevalenza da lecci, pini e querce.
Il giardino nella cultura araba vuole rappresentare il paradiso, pieno di delizie che soddisfano tut­ti e cinque i sensi: la vista con i colori dei fiori e le linee armoniose; l'olfatto con i profumi intensi di ogni stagione; il tatto con la freschezza degli alberi e delle foglie in particolare; il gusto con i frut­ti sempre presenti; l'udito con il mormorio dell'acqua (che da anche il senso dello spazio).

giovedì 29 novembre 2012

OGGI PARLIAMO DEL BOSSO

Oggi vi spieghiamo, grazie alla nostra botanica Desirée Izzi, le caratteristiche del Bosso o mortella.

Il Bosso, Buxus sempervirens, L., è della famiglia delle Buxacee

Il bosso occupa un'ampia zona di diffusione, che va dalle Coste Atlantiche della Penisola Iberica fino alla Penisola Balcanica. E' diffuso dalle pianure alle montagne, entra nei querceti e nei faggeti, nelle macchie a leccio, alloro e lentisco.

Il bosso è un arbusto alto sino a 5m, le foglie sono di forma  ovata- ellittica allungata e sempreverdi con una vita media relativamente lunga e  necessata comunque di interventi di manutenzione e sostituzione frequenti.
Il bosso è ormai apprezzata da secoli come pianta ornamentale per i giradini, dove viene spesso potata in forme artistiche o stravaganti.


Quì di seguito la cartina della zona circostante Piazza di Siena a Villa Borghese, dove sono indicati in rosso le zone dove è stato rimpiantato il bosso. Per ingrandire l'immagine cliccateci sopra.

mercoledì 28 novembre 2012

Lauro...chi sei e dove stai a Villa Borghese?

Oggi vi spieghiamo, grazie alla nostra botanica Desirée Izzi, le caratteristiche del Lauro o Alloro.
L' Alloro o Lauro, Laurus nobilis, è della famiglia delle lauracee.
E' specie caratteristica della zona mediterranea, ma è difficile risalire alla reale data di origine dell’intensa coltivazione. L’alloro è un arbusto (o piccolo albero) di 8-12m d’altezza. Le foglie sono coriacee, intere ed alterne. I frutti sono drupe ovoidali dapprima di colore verde poi divengono nere e lucide a maturità (ottobre) e persistono sui rami.


 L’alloro, albero sacro ad Apollo, ritenuto simbolo di sapienza e gloria presso i Greci e i Romani veniva utilizzato per incoronare imperatori, vincitori e poeti. Proprio per questo suo significato simbolico l’alloro è stato molto utilizzato nei giardini storici come quello di Villa Borghese.
Quì di seguito la cartina della zona circostante Piazza di Siena a Villa Borghese, dove sono indicati in verde le zone dove è stato rimpiantato il lauro. Per ingrandire l'immagine cliccateci sopra.



martedì 27 novembre 2012

...OLTRE AI PINI, C'E' DI PIU'...

Cari lettori,
oggi vi diamo una panoramica sugli interventi di riqualificazione del verde storico a Villa Borghese.
L'azione messa in campo dall'Assessorato all'Ambiente di Roma Capitale, infatti, non ha riguardato soltanto l'abbattimento e il reimpianto dei 105 pini malati e a rischio schianto ma anche una serie di interventi programmati.


Ripiantumazione Pini - Casa del Cinema

Ad oggi a Villa Borghese sono stati messi a dimora 2.350 Laurus nobilis per le siepi (il comune lauro che si usa in cucina) e 300 Buxus sempervirens (il comune bosso). Per capirci meglio, sono state piantate essenze per un totale di 3,5 chilometri, che rappresentano una distanza maggiore di quella tra Piazza del Popolo e il Colosseo.


riempimemto Piazza di Siena



Il Bosso è stato piantato a Piazza di Siena, per riempire i buchi della sua cornice, inoltre è stato piantato a Viale dei Cavalli Marini e nell'omonima Piazza.
Il Lauro è stato piantato a Viale dei Pupazzi, Via Casina di Raffaello, Viale Antonino e Faustina, Via Museo Borghese, Via Goethe, Viale Canonica, Via Madama Letizia e Via Esculapio queste ultime vicino ai Propilei del Canina, che si affacciano su Piazzale Flaminio, dove si stanno svolgendo i lavori di ammodernamento della ferrovia Roma-Viterbo.


Rimessa a nuovo di Viale dei Pupazzi


Oltre al reimpianto, i giardianieri stanno procedendo alla ripulitura delle essenze, eliminando l'infestante edera che soffoca i lauri e i bossi. L'edera in passato era stata inserita maldestramente per compattare le siepi vecchie, sofferenti e malate.


Giardinieri all'opera nell'estirpazione dell'edera - Piazza di Siena

Siepe a confronto...prima (dx) e dopo (sx) il ripristino