Le ville romane sono state nei secoli dei veri e propri sogni ad occhi aperti, le magiche cornici delle ville dal 1600 sono state teatro di ritrovi mondani e preziose feste condite da eccessi e delizie.
L'obiettivo di questi sogni era la creazione di una "ville di delizie" che simboleggiasse e portasse nei secoli la memoria della magnificenza e la posizione sociale della famiglia.
L'ambiente romano conosce molto bene la mondanità e le feste lussuose. Ne sono esempi le feste di Piazza di Spagna nel 1600, oppure quelle che un noto cardinale romano organizzava nel Teatro Tordinona. Come non ricordare che i suoi ospiti venivano deliziati da spettacoli dove dal soffitto, grazie all'uso di centinaia di aspensori, faceva piovere essenze profumate sugli invitati.
Le cornici delle feste erano impreziosite da apparati scenici progettati da famosi architetti tra cui anche Lorenzo Bernini.
Villa Borghese fu la punta di diamante di questo fenomeno di costume mondano. I lavori voluti da Marcantonio Borghese trasformarono la Villa nel luogo ideale per accogliere feste popolari, manifestazioni, palii ed ogni sorta di svago, come le gite in barca sul laghetto, ma anche spettacoli che lasciavano gli invitati a bocca aperta.
Lo splendore mondano di Villa Borghese arriva al suo apice nell'ottocento quando fu teatro di spettacolari manifestazioni, quali l'ascensione aereostatica a Piazza di Siena, e di feste popolari, con canti e balli, immortalate da numerosi quadri e incisioni
L'obiettivo di questi sogni era la creazione di una "ville di delizie" che simboleggiasse e portasse nei secoli la memoria della magnificenza e la posizione sociale della famiglia.
L'ambiente romano conosce molto bene la mondanità e le feste lussuose. Ne sono esempi le feste di Piazza di Spagna nel 1600, oppure quelle che un noto cardinale romano organizzava nel Teatro Tordinona. Come non ricordare che i suoi ospiti venivano deliziati da spettacoli dove dal soffitto, grazie all'uso di centinaia di aspensori, faceva piovere essenze profumate sugli invitati.
Le cornici delle feste erano impreziosite da apparati scenici progettati da famosi architetti tra cui anche Lorenzo Bernini.
Villa Borghese fu la punta di diamante di questo fenomeno di costume mondano. I lavori voluti da Marcantonio Borghese trasformarono la Villa nel luogo ideale per accogliere feste popolari, manifestazioni, palii ed ogni sorta di svago, come le gite in barca sul laghetto, ma anche spettacoli che lasciavano gli invitati a bocca aperta.
Lo splendore mondano di Villa Borghese arriva al suo apice nell'ottocento quando fu teatro di spettacolari manifestazioni, quali l'ascensione aereostatica a Piazza di Siena, e di feste popolari, con canti e balli, immortalate da numerosi quadri e incisioni
Ma non dobbiamo pensare che l'ingresso alla villa fosse solo prerogativa aristocratica. L'apertura della villa e l'ospitalità della Famiglia Borghese era nota ai romani, infatti la villa era aperta al pubblico nel periodo delle feste. Accoglieva cittadini nelle tradizionali ottobrate romane, che venivano festeggiate anche con scampagnate fuori porta e le strade si riempivano di voci che intonavano tipici stornelli romani.
Si proseguiva con giochi, canti e balli e, naturalmente dal ricco repertorio di stornelli.
Nessun commento:
Posta un commento