venerdì 9 novembre 2012

ITALIA NOSTRA E VILLA BORGHESE: AMANTI DA SESSANTANNI


Italia Nostra Roma, sezione della storica associazione per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale, fin dalla sua fondazione si è preoccupata della salvaguardia e valorizzazione di Villa Borghese, con una serie di proposte diventate pietre miliari della storia della Villa.
Dopo pochi anni dalla nascita, siamo nel 1960, Italia Nostra Roma attraverso Leonardo Benevolo e  Vittoria Calzolari, urbanisti noti in tutta Italia, presenta un piano di assetto di Villa Borghese (dettaglio nei prossimi post).
Nel 1965, sempre la sezione di Roma, organizza una conferenza stampa per presentare le condizioni in cui versa la Villa e esporre delle soluzioni.
L’ impegno e lo studio continuano per tutti gli anni settanta e ottanta con numerose denuncie e iniziative fino ad arrivare al 1996, quanto Italia Nostra Roma presenta quattro progetti, realizzati da Maddalena Vagnetti e Beata di Gaddo, per valorizzare i singoli settori della Villa salvandola dal degrado e dalla mala gestione. I quattro punti prevedono il ripristino dei circa 7 ettari del “Parco dei Daini”, con il recupero della “Casa degli Uffizzi”, dei “Giardini Segreti” e del “Giardino del Lago”, riportando agli antichi splendori il seicentesco “Giardino dei Fiori Rari” e il “Ponte dell’Acqua Felice”.
Italia Nostra Roma si è sempre battuta affinché la villa storica venisse gestita da un direttore unico con pieni poteri e che gli interventi di riqualificazione fossero compresi all’interno di un progetto strutturale e duraturo per la villa e che non avvenissero più soltanto singole e sporadiche azioni. Concetti questi che l’Associazione ribadisce ancora oggi.
Italia Nostra Roma apprezza, sempre con occhio critico e imparziale, il progetto di Marco Visconti, Assessore all’Ambiente di Roma Capitale di abbattimento e sostituzione delle essenze di Pinus-Pinea, il pino domestico che vediamo tutti i giorni, a rischio di schianto.
Successivamente il ripristino delle siepi di alloro lungo i viali e del bosso per le siepi intorno a Piazza di Siena.
Un prima intervento sistematico e non a “macchia di leopardo” come siamo abituati da troppo tempo a vedere.
Vi aspettiamo nei prossimi post, dove verranno illustrate le azioni passate, presenti e future.

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