Cari lettori continua il nostro viaggio alla scoperte delle essenze presenti a Villa Borghese. Oggi parliamo dell'ippocastano.
Nome della specie: Aesculus
hippocastanum L.
Nome comune: Ippocastano, castagno d’India
Famiglia: Ippocastanaceae
Origine: specie spontanea
Albero originario dell’Europa
dell’est, alto fino a 30-35 metri. Il tronco è robusto ed eretto, con numerosi
rami arcuati all'estremità, che formano una corona densa, rotondeggiante e
allungata.
L’ippocastano è un albero antichissimo,
probabilmente deriva dall'età Terziaria (età che va da 65 milioni a
1,8 milioni di anni fa ) e fu introdotto in Europa a partire dalla fine del XVI secolo,
importata da Costantinopoli. Può vivere fino a 250-300 anni
Il legno bianco e
tenero è utilizzabile in falegnameria..
Le foglie cadono in autunno e sono composte da 5-7 foglioline di forma palmata. I fiori sono raccolti in forma
piramidale, sono bianchi, evidenti e sporgono dai rami.
Il nome “ippocastano” deriva dal
fatto che i frutti di questo albero sono simili alle castagne prodotte da
un’altra specie di albero, il castagno (Castanea
sativa).
Essi venivano utilizzati come alimento per i cavalli, da questo il
termine “ippo", dal greco cavallo.
I semi dell’Ippocastano
sono molto utilizzati in erboristeria perché hanno proprietà antiinfiammatorie,
inibiscono la distruzione della vitamina C e favorisce l’elasticità delle vene.
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